Esistono molte forme di meditazione che permettono di raggiungere la tranquillità e di aprire un varco nella propria vita. Una di queste, lo zazen, è in grado di coinvolgere la tua coscienza nell’esperienza immediata e codificata del presente, sia a un livello esteriore che interiore. Pur essendo sveglio, durante lo zazen ti lascerai andare sperimentando la consapevolezza del presente senza lasciarti sfiorare da alcun pensiero.
Essendo una pratica fondamentale del buddismo Zen, lo zazen viene di solito utilizzato per lo studio e l’insegnamento della nostra pratica. Lo zazen include spesso un’attività specifica come il conteggio dei respiri, che aiuta a focalizzare la tua attenzione e a sviluppare le tue capacità di concentrazione.
Di recente si è posta l’attenzione sui numerosi benefici della meditazione: riduce, infatti, lo stress; abbassa la pressione sanguigna e aiuta a contrastare la depressione, l’ansia e la rabbia. Tuttavia, i buddisti praticano lo zazen e altri tipi di meditazione essenzialmente per conseguire quello che il buddismo identifica come “la nostra vera natura”: una condizione che è posta al di là della nostra identità e dei limiti che ci autoimponiamo. Secondo il buddismo, infatti, il nostro problema principale è quello di essere ancorati all’illusione di sapere chi siamo e a tutte quelle azioni che dobbiamo compiere per conservare questa illusione.
Per compiere dei progressi concreti nello zazen, dobbiamo impegnarci a fondo nella pratica. Probabilmente non riscontreremo dei cambiamenti drastici nella nostra vita, ma è giusto che sia così. È necessario approcciarsi alla pratica con una giusta dose di sforzo e pazienza: è l’unico modo che abbiamo per raggiungere ciò che si cela dietro la nostra idea di noi stessi. Libri e articoli, per quanto possano essere scritti bene, non saranno mai in grado di sostituire la pratica.
L’ideale sarebbe praticare lo zazen al mattino, partendo da dieci minuti al giorno per la prima settimana fino ad arrivare, man mano, a 20-30 minuti al giorno. Ecco alcune semplici istruzioni per iniziare:
Luogo – Zazen
Trova un luogo tranquillo in cui sederti: questo ti aiuterà a creare uno spazio che sia ordinato e libero dalle distrazioni, che rifletta la cura che hai della nostra pratica e supporti le caratteristiche profonde dello zazen. Uno zabuton (tappetino morbido) e uno zafu (cuscino) ti aiuteranno a mantenere una posizione eretta.
Postura – Zazen
Presta attenzione alla postura: se sei all’inizio, prova a sederti in diverse posizioni e trova quella più adatta a te. Esistono diverse opzioni: sedersi con le gambe incrociate in modo che ogni gamba poggi sulla coscia opposta (loto pieno); sedersi con una gamba poggiata sul polpaccio opposto (mezzo loto); sedersi in ginocchio con le gambe piegate ai lati di un cuscino, come se fosse una sella; sedersi su una panca bassa infilando le gambe sotto di essa; o, infine, sedersi su una sedia con lo schienale dritto.
Comfort – Zazen
Ovviamente, la posizione a te congeniale dipenderà in gran parte dalla tua flessibilità: fare stretching prima di ogni seduta ti aiuterà ad alleviare la tensione e l’imbarazzo. Man mano che la tua pratica di meditazione si evolverà, il dolore che potresti provare all’inizio andrà ad affievolirsi.
Attenzione – Zazen
Qualunque posizione tu scelga, dovresti fare in modo di mantenere la schiena e la testa in posizione eretta, le orecchie allineate con le spalle e il mento leggermente nascosto. Siediti in silenzio con gli occhi aperti senza, però, mettere a fuoco quello che ti circonda; abbassa lo sguardo a un angolo di 45 gradi e concentrati sul respiro. Innanzitutto, inspira ed espira per tre volte attraverso la bocca mentre dondoli da destra a sinistra. Poi, congiungi le mani formando un mudra zazen (mano sinistra appoggiata sulla mano destra, con i palmi rivolti verso l’alto e le punte dei pollici che si toccano).
Respiro – Zazen
Ora sei pronto per concentrarti sul respiro: conta fino a dieci inspirando ed espirando, cercando di mantenere la mente libera da ogni pensiero. Qualora dovesse sorgere un pensiero, ricomincia da uno. Respira con il naso seguendo un ritmo naturale e non forzato.
Pensiero – Zazen
Non devi cercare di bloccare il tuo pensiero: lascia che si blocchi da solo. Se ti capita di pensare a qualcosa, lascia che entri e che esca da solo e la tua mente si calmerà. Nulla arriva dall’esterno, la mente include ogni cosa: per comprenderlo dobbiamo interiorizzare questo concetto.
La tua mente segue il tuo respiro dunque, mentre lo fai, non pensare al fatto di star respirando. Non c’è una mente e non c’è un corpo: sii semplicemente consapevole della tua respirazione. Abbandona le idee di tempo e spazio, corpo e mente, e semplicemente stai seduto.